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COURMAYEUR ARRIVA IN RUSSIA GRAZIE AL BIVACCO GERVASUTTI

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Un team di architetti e ingegneri russi ha visitato nei giorni scorsi il nuovo rifugio d’alta montagna

Redazione
19/3/2013
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Il Gervasutti diventerà così il modello pilota per il campo base che sarà costruito dall’italiana Leapfactory sul Monte Elbrus...

Un team di architetti e ingegneri russi ha visitato nei giorni scorsi il nuovo rifugio d’alta montagna installato nel 2011 sul ghiacciaio del Fréboudze, proprio di fronte alla parete Est delle Grandes Jorasses, esempio di tecnologia ed eco-sostenibilità. Il Gervasutti diventerà così il modello pilota per il campo base che sarà costruito dall’italiana Leapfactory sul Monte Elbrus, la montagna più alta della Russia. Courmayeur si riconferma capofila internazionale dell’innovazione del mondo della montagna.

 

 
Sono arrivati in elicottero fino al ghiacciaio Fréboudze per ammirarne la architettura all’avanguardia e per carpire i segreti del suo cuore ecosostenibile. Un team di architetti e ingegneri russi ha scelto il Bivacco Gervasutti, installato nel 2011 sul noto ghiacciaio del Monte Bianco, proprio di fronte alla parete Est delle Grandes Jorasses, come esempio per un’altra struttura di ultima generazione che verrà realizzata sul Monte Elbrus, che con i suoi 5.642 metri è la montagna più alta della Russia.

 

 

Da Courmayeur al Caucaso quindi, passando per la moderna installazione tutta italiana fortemente voluta dal CAI Torino, dalla Scuola e dalla Sottosezione SUCAI e progettata e realizzata da Leapfactory degli architetti torinesi Luca Gentilcore e Stefano Testa. Un’operazione che porterà in Russia una struttura a impatto ambientale zero e ad alto tasso di innovazione, vero testimonial del futuro dell’architettura di montagna, ma anche un piccolo pezzo di Courmayeur, della sua attenzione all’ambiente e del costante sguardo verso il futuro.