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Angelika Rainer, prima donna in libera su “Italia61”

Maurizio Torri
23/10/2008

Per gli alpinisti il gruppo del Sella nelle Dolomiti offre un’ampia possibilità di vie, molte di queste considerate delle “conditio sine qua non” per i climber elite che si ritengono tali. In particolare c’è una scalata che attira e respinge una quantità industriale di alpinisti: la via “Italia61” sul Piz Ciavazes è attraente per la sua esposizione ma difficile da conquistare per i suoi passaggi esposti e al limite dell’umano.

Aperta in artificiale nel 1961 da Bepi De Francesch con altri tre amici, la via viene considerata ancora oggi una “classica” e molti nomi pesanti dell’alpinismo si sono cimentati su “Italia 61” . Come Mauro “Bubu” Bole il primo a ripeterla in libera nel 2002, seguito poco dopo dai fratelli Florian e Martin Riegler. In questi ultimi anni la via ha acquisito ancor più notorietà, tanto che Angelika Rainer, sentendo i racconti del fidanzato Florian, incominciava a farci un pensierino. E così, abbandonata l’attività agonistica nell’arrampicata sportiva al vertice del movimento (è campionessa mondiale di arrampicata su ghiaccio 2008), la forte climber altoatesina mette in cantiere l’avvicinamento alla mitica salita. Una via come “Italia61” non la si conquista al primo tentativo, soprattutto se hai 22 anni d’età e Angelika lo sa bene. Nella scorsa primavera, quindi, inizia le prime ricognizioni sulla parete strapiombante che domina la Val di Fassa. “Volevo assolutamente farla” commenta Angelika Rainer “ma temevo che la mia esperienza alpinistica non bastasse e che avrei dovuto aspettare ancora qualche anno prima di poterla realizzare tutta in libera”. Un timore naturale, ma ormai “Italia61” la bionda del SALEWA alpineXtrem Team. Tentativo dopo tentativo Angelika prende confidenza con la parete, non senza qualche delusione che la costringe a rinunciare e tornare mestamente a casa, Ma poi nei successivi sopralluoghi supera i passaggi più delicati, come il tetto di difficoltà 8a che lei stessa nel suo rapporto descrive così: “E’ il tiro di corda più difficile, ma nonostante tutto mi sento proprio a mio agio. E’ un tetto orizzontale di cinque metri che parte subito dopo una placca impegnativa. Movimenti di questo tipo, così aerei e muscolari, si trovano solitamente in una sala boulder ma qui c’è una piccola differenza: 150 metri di vuoto sotto di te!”. Altri tentativi si susseguono, ma la storia tra Angelika e “Italia 61” sembra complicarsi anche per ragioni “naturali” come la pioggia e la grandine che la costringono a rientrare o come quella volta che in sosta perde una scarpetta d’arrampicata. Lo sconforto è sempre in agguato, ma Angelika non si arrende e in una splendida giornata di fine settembre, sotto l’occhio vigile di Martin Riegler, tutto sembra filare liscio: “Supero con facilità il punto chiave 7c+ e poi la placca” commenta una radiosa Angelika “e passo l’8a così come l’ho sempre voluto fare perché poi mi aspetta un tiro facile prima dell’ultimo passaggio 7a+ e sono in vetta!”. Con una salita di due ore e mezza Angelika Rainer è la prima donna a ripetere in libera “Italia61”: dalla cima del Piz Ciavazes Angelika vede le Dolomiti che danno il benvenuto all’autunno. Giunta a casa il fidanzato, Florian Riegler l’aspettava con una fascia, quella di Miss Italia, Miss “Italia61” ovviamente.