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Honda in pole position a Cogne. La marcia gran paradiso si tinge di “giallo”

Maurizio Torri
8/2/2009

Il giapponese Shohei Honda scatta nel finale e vince la gara. Simone Paredi grande protagonista, finisce secondo. Vittoria giapponese anche al femminile con Masako Ishida. Giornata splendida con oltre 800 fondisti al via

Si tinge di “giallo” la 29ª edizione della Marcia Gran Paradiso di Cogne, in Valle d’Aosta. Non era proprio così scontato che i due giapponesi vincessero la granfondo, anche se Shohei Honda e Masako Ishida, nazionali della squadra nipponica, sono atleti che fanno punti in Coppa del Mondo.

Insomma, “Veni, vidi, vici” o se preferite “Banzai!”. I due atleti di Sapporo sono arrivati stamattina, intirizziti dal freddo (-9° in partenza), non hanno neppure provato la pista e si sono buttati nella mischia.

Simone Paredi, atleta del Centro Sportivo Esercito, ha cercato di accendere la miccia fin dal via. Un lungo serpentone di 840 fondisti ha “illuminato” i prati innevati di Sant’Orso, cielo sereno ed il sole che faceva capolino con i primi raggi.

Paredi non ha avuto vita facile, e sulle sue “code” si sono incollati subito Rene Cuneaz e Shohei Honda.

Un passo troppo veloce per gli altri avversari, e già a Valnontey i tre potevano contare su un vantaggio di 1’ su Bianchi e Lamastra, vantaggio che si è portato quasi a 2’ al ritorno a Cogne, dopo il primo giro di boa. I tre hanno fatto praticamente gara a sè, scivolando via veloci nei binari che nella notte si erano ricoperti di nevischio. Inutile dire che il paesaggio, ammantato con quasi due metri di neve, era affascinante, soprattutto perchè il cielo era sgombro da nubi ed il sole iniziava così a scaldare l’atmosfera.

Anche nella parte più alta del percorso, a Lillaz, il terzetto era al comando con un vantaggio che pareva incolmabile. Dietro, ad elastico, rincorrevano i fuggitivi Bianchi e Lamastra.

Tra le donne ha preso la testa fin dal via la giapponese Masako Ishida con un ritmo indiavolato, che ha indispettito più di un maschio. Ha sempre gareggiato a ridosso dei primi dieci, se l’è presa un po’ comoda solo sulla salita dopo il primo rientro a Cogne, quella di Sylvenoire, ma poi la sua gara ha ripreso vigore ed ha viaggiato costantemente intorno all’11° posto assoluto.

In testa il terzetto macinava secondi su secondi di vantaggio, e tutto faceva presagire un arrivo in volata. Invece all’ultimo giro di boa, a Epinel, quando il tracciato iniziava la salita verso il traguardo di Cogne, Simone Paredi ha tentato l’attacco che ha sortito il suo effetto sgranando il gruppetto. Sul primo strappo l’alpino ha staccato di 15” il giapponese, sul successivo il distacco è aumentato a 40”, ma Honda ha pigiato sull’acceleratore raggiungendo Paredi, in difficoltà per via dei crampi, mentre il giovane Cuneaz ha preferito mantenere un ritmo più blando, sufficiente comunque, grazie al vantaggio accumulato, per assicurarsi il podio.

Honda poi è schizzato veloce sui prati di Sant’Orso presentandosi per primo a Cogne. Prima di infilare la dirittura d’arrivo si è fermato un attimo, creando un po’ di suspance, per verificare di aver imboccato il percorso giusto, poi appena ha visto Paredi sopraggiungere si è lanciato ad infilare la corona d’alloro al collo.

Il cronometro si è fermato su 2h01’12” che non è un tempo record, ma il percorso oggi era un po’ “lento” a causa del nevischio che ha ricoperto i binari. Staccato di 16” si è piazzato secondo Simone Paredi, comunque soddisfatto del risultato, alle spalle di un atleta di “Coppa”. Ha perso oltre 3’ invece il giovane Rene Cuneaz, tra il resto primo valdostano al traguardo. Bianchi e Lamastra hanno mantenuto la posizione, finendo a ridosso del podio.

Poco da dire sulla vittoria di Masako Ishida. Una gara, la sua, condotta più sui maschi che sulle sue reali avversarie. Ha vinto col tempo di 2h09’30”, che la pone all’11° posto assoluto, davvero niente male. Sara Brocard, che aveva ancora in mente il suo successo del 2007 e probabilmente quello della sorella Elisa del 2008, puntava al secondo posto. È stata seconda a lungo, avvicinata e superata sulla salita da Daniela Vidi, poi ha ribaltato ancora la situazione, ma la Vidi ha trovato il giusto passo sull’ascesa di Cretaz ed il secondo posto, proprio come lo scorso anno, è stato suo.

Per la Brocard un comunque importante terzo piazzamento davanti alla norvegese Oda Weberg ed alla portacolori della società di Cogne Lucrezia Savin, vincitrice nel 1991.

Gli arrivi sono proseguiti fin oltre le ore 14, sempre salutati da un bel sole. Poi l’arrivederci alla 30.a edizione, sperando ancora nell’abbondanza di neve.

Info: www.marciagranparadiso.it

Classifica Femminile:

1) Masako Ishida (JPN) 02:09:30; 2) Daniela Vidi (S.C. Gran Paradiso) 2:30:20; 3) Sara Brocard (Centro Sportivo Esercito) 2:31:40; 4) Oda Weberg (NOR) 2:34:35; 5) Lucrezia Savin (S.C. Gran Paradiso) 2:36:06

Classifica Maschile:

1) Shohei Honda (JPN) 02:01:12; 2) Simone Paredi (Centro Sportivo Esercito) 02:01:28; 3) Rene Cuneaz (Drink Sci Club) 02:04:56; 4) Eugenio Bianchi (S.C. Sormano) 02:06:21; 5) Giuseppe Lamastra (Centro Sportivo Esercito) 02:07:03; 6) Stefano Saracco (Fiamme Gialle Gruppo Sportivo) 02:07:41; 7) Nicolas Berard (S.C. Gran Paradiso) 02:07:52; 8) André Fragno (Pollein Polisportiva) 02:08:08; 9) Jules Pession (Centro Sportivo Esercito) 02:08:27; 10) Joel Gonthier (Sci Club Drink) 02:09:28