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"Stalattica" by Fabio Salini & Manuel Panizza

Maurizio Torri
28/3/2009

Livigno (SO): L'inverno nel Piccolo Tibet non è ancora finito... Ecco l'ultimo exploit in verticale delle due guide sondriesi.Nel link photogallery sono on line alcune suggestive immagini.

Per eventuali ripetitori: ATTENZIONE la cascata è ad alto rischio di crollo!!!

L’inverno si è concluso, ma prima di riporre gli attrezzi da ghiaccio lancio un ultimo sguardo alle vallate più fredde e con grande sorpresa il “piccolo Tibet” mi attende con il più insperato dei regali.
Stalattica è il nome di una cascata mai salita, ma nota nell’ambiente dei ghiacciatori che frequentano abitualmente Livigno. Un’incredibile candela scende sospesa nel vuoto per una quarantina di metri e prima di toccare si spezza e il sogno si infrange.
Ma questa volta è andata diversamente, la candela si è posata delicatamente a terra e il sogno, per una volta, lo abbiamo realizzato. Con Emanuel Panizza saliamo verso Stalattica attraversando il lago di Livigno e risalendo i pendii, prima con gli sci, poi con i ramponi ai piedi.
In un paio d’ore siamo alla base, atterriti dalla visione della cascata di gigantesche proporzioni. Assaliti da un misto di attrazione e paura ci troviamo in estasi, ma con le gambe che tremano. Cerchiamo un pretesto per non attaccare, sembra impossibile che una cascata con un free – standing di questa portata (40 metri circa) possa resistere al suo stesso peso e al nostro tentativo di salita.
La decisione è presa; una decina di metri saliti in apnea, una vite piazzata che segna il punto di non ritorno, la corsa per riuscire a piantare almeno un attrezzo al di sopra della radice della candela ed infine un urlo (che in realtà è un sussurro) liberatorio.
Alla fine dei sessanta metri una abalakove, poi di nuovo a terra levando tutte le viti piazzate per permettere a Emanuel di provare le stesse sensazioni.

Fabio Salini

Note: la cascata è ad alto rischio di crollo