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INTERNATIONAL SKYRACE VALMALENCO – VALPOSCHIAVO

Maurizio Torri
1/6/2010

UN TRACCIATO DA FAVOLA... SULLE ORME DEI CONTRABBANDIERI!!!

Ideale sia per atleti affermati che per neofiti, la Skyrace Internazionale Valmalenco – Valposchiavo punta nuovamente al tetto massimo di 500 concorrenti. Domenica 13 giugno probante tutti loro testeranno gambe e condizione ripercorrendo le orme dei contrabbandieri (31 km, 1850 m di dislivello positivo e altrettanti di negativo)

NON PERDERTI IL VIDEO DI PRESENTAZIONE PERCORSO!

A quasi 2 settimane dalla gara, l’abbiamo provata insieme al capitano del Team Valtellina e azzurro di skyrunning Giovanni Tacchini: «Il bello di questa manifestazione è dato da un mix di fattori: un’organizzazione impeccabile, uno scenario da favola, un pubblico caloroso e un tracciato che sa essere spettacolare e selettivo pur senza presentare pericoli oggettivi – ci ha confidato».

Lasciato l’abitato di Lanzada (982mslm) si prende subito quota puntando la frazione Tornadri; oltrepassando una vecchia dogana - presumibilmente austriaca -, si seguono una ripida mulattiera prima, e sentieri caratterizzati da saliscendi poi, per arrivare alla diga di Campo Moro. «Anche se i primi tengono ritmi sempre sostenuti, è meglio non farsi prendere troppo la mano in questa prima frazione di gara – ha continuato Tacchini -. Il rischio è di “fucilarsi” le gambe nel primo tratto muscolare e poi pagare dazio dove le pendenze diventano davvero corribili».

Costeggiando laghetti alpini e passando ai piedi del Pizzo Scalino, si giunge al Passo di Campagneda, tetto della gara a 2627mslm, dal quale è possibile ammirare l’imponente Gruppo del Bernina. «A questo punto la salita è davvero finita e, mentalmente, ciò ti da un bel vantaggio. Chi avrà saputo dosare bene le energie potrà fare davvero la differenza nella lunga calata verso Poschiavo».

Con una rapida discesa di 1km su morena, nevai e terreno misto ci si porta al Passo Canciano, valicando il confine italo-svizzero. Il tratto finale si snoda a ritmo sostenuto lungo strade sterrate e vecchie mulattiere, per concludere dopo 3600m di dislivello complessivo con 1km pianeggiante, che conduce all’arrivo nel pittoresco centro del Borgo di Poschiavo (1014mslm). «I veri discesisti riescono a compiere questa picchiata con tempi di poco superiori ai 40’, ma già restare sotto l’ora è buono – ha concluso Tacchini -. La cosa importante è prestare attenzione al primo tratto innevato per non fare mosse azzardate, incappare nei crampi e pregiudicare quindi la propria prestazione. Superato il nevaio la discesa è tutta da spingere sino a Poschiavo. Qui a sostenere i concorrenti nell’ultimo km pianeggiante vi è un pubblico numeroso e caldo come non mai».

Guarda il video di Presentazione Tracciato!!