Alice Gaggi
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ALICE GAGGI.... E LA SEMPLICITA' DEI NUMERI 1

Sottotitolo: 
Una dolcezza disarmante, un'educazione ed un rispetto che sembrano d’altri tempi…

Rossano Libera
10/9/2013
Tags: 
elogio
alice
gaggi
campionessa
mondo
CORSA
MONTAGNA

Riceviamo e pubblichiamo con estremo piacere questo elogio del forte alpinista Rossano Libera alla neo campionessa mondiale di corsa in montagna....

E’ stata emozionante, anzi, commovente la festa a sorpresa che si è tenuta ieri sera in Piazza S. Antonio a Morbegno per festeggiare la vittoria di Alice Gaggi ai campionati del mondo di corsa in montagna.
Dico commovente non a caso, erano infatti non pochi i visi rigati dalle lacrime o traditi da una smorfia insolita per trattenerle a forza…
 
Credo, anzi sono sicuro, che la causa sia da ricercare non nel premio, ma nella vincitrice.  Alice è la modestia e la semplicità fatte persona. Ha una dolcezza disarmante nello sguardo, una educazione ed un rispetto che sembrano d’altri tempi…
 
 
 
Mi è capitato di vederla, nel negozio “Crazy Idea” dove lavora, avvicinarsi ai clienti quasi in punta di piedi, con un’ espressione in volto che sembra voglia dire  “scusate se vi disturbo ma sono qui per darvi una mano”..... l’ho detto, è disarmante.
 
 
 
Sembra impossibile che in un fisico così gracile, in una ragazza così dolce, possano coesistere anche quella forza e quella determinazione che l’hanno portata ad essere la numero uno al mondo della corsa in montagna! Eppure è proprio così e ne siamo davvero tutti felici!
 
 
 
 
Alice dovrebbe essere d’esempio a quanti vivono la propria passione credendo (o peggio, facendo credere) di essere ad alto o altissimo livello, quando invece sono come tanti.
 
 
 
Troppo spesso capita di leggere su siti specializzati in alpinismo, di smisurate autocelebrazioni.  Da chi racconta della propria salitella fatta arrivando all’ attacco della parete in MTB come qualcosa di innovativo ed unico, titolando “bike, climbing and downhill”. Cosa avrebbe dovuto dire allora Hermann Buhl? (Il grande alpinista che nel 1952 ripetè in prima solitaria la via Cassin al Pizzo Badile, arrivando e tornando in bicicletta da Innsbruck…)
 
 
 
A chi racconta di fantastiche scialpinistiche in neve di qualità superiore non solo rispetto a tutti gli altri nell’ arco alpino quello stesso giorno ma spesso anche a coloro i quali le stanno sciando a fianco. Fortuna o miracolo esistenziale?!?
Per non dimenticare chi descrive le proprie salite sui flussi ghiacciati come qualcosa di assoluto, incredibile ed elitario. Si scorda forse che la “piolet traction” è arrivata sulle Alpi all’inizio degli anni ’70 e che all’alba del 2013 forse qualcuno anche prima di lui ha già provato a scalare sulle cascate di ghiaccio?
 
 
 
In questi giorni leggevo che, uno dei messaggi più importanti che ci possa dare Papa Francesco, è la capacità di essere umili. Ieri sera ho ricevuto una delle più grandi lezioni, sotto questo punto di vista. Ecco perché anche io ero commosso.
 
 
Grazie Alice!