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INTERVISTA A SILVIA SERAFINI

Sottotitolo: 
Potevamo mandare in archivio la stagione senza sentirla?

Nicola Gavardi
30/10/2012
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Dopo Bazzana, mancava solo lei. Silvia Serafini è, senza ombra di dubbio, il volto nuovo dello skyrunning e del trail Made in Italy...

Decisamente portata per l'atletica, la giovanissima Silvia Serafini ha tempi su strada di tutto rispetto. Attratta però dalle vette alpine, quest'estate si è dedicata con convinzione alle SkyRace con alcune puntatine pure sul mondo trail. I risultati, a dir poco impressionanti. Nicola Gavardi l'ha intervistata per voi....

 

 

Un stagione super sotto tutti punti di vista. La vera rivelazione 2012. Sei sorpresa o eri conscia delle tue potenzialità?
Sono molto soddisfatta di questa stagione. Non avrei mai pensato di avere così tanti successi al primo anno di corsa in montagna e con poco allenamento specifico. Andando avanti nella stagione ho iniziato ad acquistare fiducia nelle mie capacità e ad affinare le mie capacità tecniche, ma posso ancora migliorare e sarà uno degli obbiettivi per l'anno prossimo.

 

 

 

Dalla pallamano, all’atletica, alle sky / trail. In poco tempo ne hai fatta di strada..
Credo di aver provato tutto dalla ginnastica artistica al pattinaggio al nuoto, basket, pallavolo, judo, atletica, sci, pallamano. Lo sport ha sempre occupato un posto importante nella mia vita e mi ha insegnato molto, soprattutto a organizzare bene il mio tempo e cercare di raggiungere un obbiettivo senza mollare. Dalla pallamano ho imparato il gioco di squadra, dall'atletica a contare sulle mie forze, dal trail l'importanza di gestire bene le risorse.

 

 

Hai intenzione di concentrarti solo sulle discipline “montane” abbandonando definitivamente le competizioni su strada?
Questo non posso ancora dirlo con certezza. Quest'anno ho ottenuto un buon tempo nella maratona di Padova (2h44.) Vorrei provare a migliorare ancora quindi credo che durante l'inverno mi dedicherò quasi esclusivamente alla preparazione di una maratona primaverile, forse Treviso.

 

 

 

Quali sono le gare che maggiormente ti si addicono?
Dal momento che vivo a Padova dove non ci sono montagne per allenarsi ho notato che rispetto alle mie colleghe che hanno la possibilità di fare dislivello anche durante la settimana faccio più fatica nelle lunghe salite. Le gare che più mi si addicono sono quelle poco tecniche e corribili come i templiers. La mia distanza preferita è 42 km. Una gara nè troppo veloce e nè troppo lunga.

 

 

Discesa o salita?
Mi piace molto la discesa soprattutto se corribile. Nelle discese tecniche sono ancora un po' impacciata. Allo stesso modo nelle salite troppo ripide dove c'è bisogno di camminare sono più lenta rispetto alle atlete che fanno molto dislivello.

 

 

 

Quale gara ti ha fatto “crescere” in questo 2012?
La gara che mi ha fatto crescere è sicuramente il sentiero delle grigne. È stato uno shock per la difficoltà tecnica del percorso per la lunghezza. Ad un certo punto verso il 30 km stavo per mollare. Quando Emanuela Brizio mi ha sorpassato ero convinta di non poter più far nulla. Ma al ristoro alla cima del Grignone il mio fidanzato mi ha incitato e sono riuscita a trovare la forza di reagire. Quando sono arrivata anche se ero stremata ero felicissima.

 

 

 

Guardando i tuoi risultati sembra che quest’anno non ti sia risparmiata per niente. Hai già pensato come impostare la stagione 2013?
Io e il mio team menager abbiamo abbozzato un calendario per l'anno prossimo. Farò la coppa del mondo di sky running ,qualche gara importante all'estero e abbiamo inserito anche qualche ultra tra cui la transvulcania. Farò anche delle gare per il team salomon internazionale, in particolare molti 'urbantrail' cio'è delle gare in varie città che si adattano meglio al mio tipo di preparazione.

 

 

Tante gare in pochi mesi. Riesci a reggere senza problemi questi ritmi?
Molti dicono che gareggio troppo, ma uso molte gare come allenamento senza tirare eccessivamente se non c'è concorrenza. Sono fortunata perchè recupero in fretta non allenandomi in montagna durante la settimana.

 

 

 

Hai avuto la fortuna e il merito di essere convocata nel Team internazionale della Salomon. Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Allenarmi a Font Romeu con il team internazionale quest'estate mi ha insegnato molto. È stata molto dura, ma dopo due settimane in un altopiano a 2000 metri sono tornata e mi sembrava di volare in montagna! Mi è piaciuto molto lo spirito di squadra, l'amicizia e mi sono sentita subito a mio agio.
Ho avuto la possibilità di confrontarmi con persone molto più esperte felicissime di condividere con me le loro proprie esperienze.

 

 

 

Quali atleti ti hanno maggiormente impressionato?
Non vorrei essere banale ma l'atleta che mi ha impressionato di più è sicuramente kilian. È un ragazzo straordinario. In allenamento si portava la felpa e il libro da leggere. Arrivava prima di tutti gli altri e apriva il libro nell'attesa del resto del gruppo. Nonostante le sue enormi capacità è una persona semplice e gentile.
Mi hanno colpito anche Anna Frost e la sua vita da un posto all'altro priva di una base. La montagna è il suo unico equilibrio.

 

 

Mai pensato allo sci alpinismo ?
Ho pensato allo sci alpinismo piu di una volta. Ma per quest'anno credo sia meglio dedicarmi alla preparazione di una maratona. Anche perchè ho paura che se mi metto a sciare poi non studio più !!!