Ha tagliato il traguardo con in braccio la piccola Irene. A 2 ore, 14 minuti e 4 secondi dalla partenza, Paolo Gotti è ripassato sotto il gonfiabile di San Bernardo a San Giacomo Filippo. Non era solo, anche se gli avversari erano distanti. Negli ultimi trenta metri della Maratona delle Alpi, sfida di 21 chilometri giunta all'edizione numero 2, ha spinto insieme alla moglie Lisa Buzzoni (anche lei protagonista delle corse in alta quota) il passeggino con la figlia Irene. Poi l'ha presa in braccio.

Successo inaspettato

«L'occasione era troppo ghiotta - sorride l'atleta del Gs Altitude -. Irene non ha ancora tre mesi e non avevo ancora vinto una gara da quanto è nata. Quando ho capito di avere un po' di distacco, ho voluto portare avanti quest'idea e ho tagliato il traguardo con lei in braccio. Che emozione...». L'atleta bergamasco, classe 1977 ed ex calciatore del Villa d'Almé avversario del Sondrio, ha in bacheca diversi trofei valtellinesi - a cominciare dal Kima e dalle sfide della Rosetta e della Valtartano -, però in Valchiavenna non aveva mai vinto.
«E' stato un successo inaspettato - rileva -. Ho subito preso un buon margine in salita e quando ho passato la diga di Truzzo con un minuto e mezzo di vantaggio ho pensato che non avrei più avuto problemi. Invece non era ancora finita. Ci aspettava un traverso molto tecnico, con tanti punti in cui era necessario spingere e soprattutto con un'altra lunga salita. Pensavo di chiudere sotto le due ore, invece c'è voluto un quarto d'ora in più. Il sentiero molto tecnico non ci ha consentito di avere una corsa fluida. Questa gara sa più di skyrace che di prova Fidal. Ma va benissimo così, l'organizzazione è stata perfetta su un percorso molto impegnativo, con un paesaggio mozzafiato. È stato il miglior test possibile in vista del Kima di domenica prossima».

Corsa solitaria
Gotti ha staccato di quasi quattro minuti il secondo classificato, Luca Carrara del Gs Cral Bp Bg (2.17.55) e Venanzio Compagnoni dell'Alta Valtellina (2.17.57), applauditissimo all'arrivo anche in virtù dell'appartenenza alla classe 1963 che non lo fa più giovanissimo.
Quarta piazza per Guido Rovedatti del Gp Talamona (2.19.27). Mirko Rosina del Gp Valchiavenna e Dario Martocchi del Mera hanno tagliato insieme il traguardo al quinto posto (2.24.42) davanti a Fabrizio Triulzi (2.25.46), altro portacolori del team biancazzurro della città del Mera.
«L'anno scorso era andata meglio, ma la Maratona delle Alpi è una gara splendida anche quando non si sale sul podio», ha commentato all'arrivo Martocchi, campione del triathlon invernale. Ottavo posto per Giordano Montanari dei Falchi di Lecco (2.31.19) davanti a Maurizio Bellatti dell'As Premana (2.33.20) e a Matteo Tarabini del Gs Valgerola (2.33.43).

Gara in Rosa

Tra le donne ieri non c'è stata proprio storia. Lorenza Combi dei Runners Colico ha chiuso in 2.51.44. Ha fatto subito il vuoto in salita, poi si è difesa in discesa. La seconda classificata Chiara Fumagalli dei Bocia di Verano ha passato il traguardo dopo quasi dieci minuti (3.01), poco prima di Monia Acquistapace del Santi (3.02.6), della valchiavennasca Ivonne Martinucci (3.09.36), di Lucia Colciago (3.30.55), Bianca Maria Martina (4.32.18) e e Zita Rogantini (4.38.22). I tre vincitori assoluti sono stati premiati anche nei master A, mentre nei B sono saliti sul podio Stefano Cavagna, Antonio Baroni e Piero Fiordi e nel femminile le coppe sono andate a Lorenza Combi, Monia Acquistapace e Ivonne Martinucci (master A) e Bianca Maria Martina e Zita Rogantini (B). Tra le Promesse ha vinto Fabio Del Curto del Valchiavenna, fra i senior Guido Rovedatti e Chiara Fumagalli hanno avuto la meglio.

Al traguardo anche i vertici della WMRA
Tra il pubblico di San Bernardo c'era anche il presidente della Wmra Bruno Gozzellino. «Questa "Maratona" è una gara giovane, con un grande futuro - ha spiegato il numero uno della federazione di questa disciplina, commentando la gara organizzata dal Mera Athletic Club con il Consorzio di San Bernardo -. Purtroppo c'è stata la concomitanza con il Campionato italiano e i numeri dei partecipanti è stato un po' limitato. Ma sono convinto che c'è la possibilità di crescere, considerate le qualità del percorso. Questa è la gara che mancava in Valchiavenna».

Soddisfazione anche da parte degli organizzatori: lo hanno ribadito gli uomini del Mera athltic club di Gino Valentini e i dirigenti del Consorzio dei frazionisti di San Bernardo