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VALMALENCO ULTRADISTANCE TRAIL 2019

Sottotitolo: 
Il ritorno di Franco Collé, la prima volta di Giuditta Turini. Classifiche on line!!

20/7/2019
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valmalenco ultra ditance trail
classifiche 2019

La coppia d’oro del trail running italiano Franco Collé & Giuditta Turini si aggiudicano la terza edizione della Valmalenco Ultra Trail Distance...

Per la serie non c’è due senza tre, i due valdostano hanno messo la loro griffe nella ultra disegnata all’ombra del Bernina, dopo avere vinto Licony Trail e Dolomyths Ultra Run. In questo inizio di luglio, sulle lunghe distanze, non sembrano avere rivali. Ma a vincere in Valmalenco, oltre a loro, è stato lo sport.
 
Alle ore 23 di venerdì, dalla piazza centrale di Chiesa Valmalenco e simultaneamente da Lanzada, ha preso il via una delle competizioni più tecniche e del panorama nazionale. VUT, tre semplici lettere che per chi ama le “long distance” in montagna, significano gara di livello.  
 
Il percorso, disegnato sull’alta Via della Valmalenco, anche quest’anno è riuscito ad attirare nella provincia al centro delle Alpi oltre 300 atleti provenienti da 5 differenti nazioni. Un vero e proprio successo e una conferma che queste montagne così tecniche e selvagge hanno un fascino unico in grado di ammaliare anche i trail runner più esigenti.
 
Gli atleti si sono misurati su due format gara che condividono lo stesso percorso: la prova principe da 90 km e 6000 D+  e la formula staffetta a 3 elementi partita da Lanzada. Tutti gli atleti hanno dovuto affrontare ben quattro scollinamenti a oltre 2600 mt passando per i quindici rifugi disseminati sul percorso. Ad accompagnarli un pubblico numeroso, disseminato dietro ogni curva e presso ogni baita. E forse il pubblico è proprio il valore aggiunto di questo evento.

 

 
GARA UOMINI
Pronti, via e la gara si è subito incendiata con la progressione di Franco Collé. Il valdostano del team Crazy, ha imposto il proprio ritmo prendendo così lo scettro della corsa.  Il re del Tor de Géants ha sempre mantenuto un discreto margine sul primo inseguitore, l’azzurro di trail Christian Pizzati. Tra i due è andata in scena una vera e propria sfida a distanza che si è protratta per tre quarti di gara. A Caspoggio il primo a tagliare il traguardo è stato proprio Franco Collé che si aggiudica la terza edizione della VUT con un tempo di 12h34’04” dopo avere vinto quella dell’esordio nel 2017. Seconda posizione per un ottimo Pizzati che, nella parte finale, ha gestito energie e vantaggio su chi lo inseguiva terminando con un crono di 13h21’49”.   Per il gradino più basso del podio invece è andata in scena una vera propria bagarre che ha visto coinvolti Luca Schenatti, Dino Melzani e il vincitore dell’edizione 2018 Saverio Monti. Alla fine l’ha spuntata il “local” Schenatti con un super timing di 13h29’21”.
 
 

 

 

 

UNA SOLA DONNA AL COMANDO NELLA GARA IN ROSA
Al femminile, come da pronostico, la gara ha visto primeggiare sin dalle prime battute Giuditta Turini che proprio una settimana fa si è aggiudicata la Dolomyths Run Ultra Trail. La valdostana non ha lasciato spazio alle rivali ed ha tagliato il traguardo in solitaria con un tempo di 16h04’09”. Seconda Serena Piganzoli (18h14'45"), terza piazza per Scilla Tonetti (18h18'45").

 

 

 

 
NON SOLO ULTRA. BAGARRE ANCHE NELLE STAFFETTE
Nella gara a staffetta dominio del Ghiaccia Team capitanato dai fratelli Alessandro e Mattia Bonesi  che, al fianco del fedelissimo Valentino Speziali si sono ripetuti dopo aver già vinto la prima edizione della VUT. Per loro un tempo di 11h11’51”.Secondo posto per il Team i Puffi (Gabriele Schena, Walter Dell’ Andrino e Ugo Pedrolini)con un finish time di 11h32’05” minuti. Chiude il podio composto da Jeaua Gaviria, Jaime Lopez  e Catalina Beltran (11h58’07”).  
Al femminile successo di giornata per il Il Team Mountain Girls  di Francesca Galli, Elena Peracca e Lisa Rossatti che si aggiudica la prima piazza in 15h39’48”
 
ATTENZIONE ALL’AMBIENTE
Valmalenco Ultra Trail 2019 è stata Plastic Free. Grazie allo sponsor tecnico SCOTT tutti gli atleti sono stati dotati di un apposito bicchiere che ha consentito di dissetarsi lungo il tracciato senza intaccare l’ecosistema di questa area tanto bella quanto delicata. Per l’occasione sono stati eliminati tutti gli altri supporti plastificati.

 

 

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